Lasciare i Termosifoni Accesi Tutto il Giorno: Conviene Davvero? La Verità su Costi, Comfort e Usura
- alessandro veggetti
- 6 giorni fa
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 6 giorni fa
"Cosa succede se lascio i termosifoni accesi tutto il giorno?" È una delle domande più cercate su Google durante l'inverno, e per una buona ragione. C'è chi sostiene sia la chiave per un risparmio a lungo termine e chi la considera una follia per le bollette.
In quanto esperti di riscaldamento, noi di RadiatorsOnly.com vogliamo fare chiarezza una volta per tutte. La risposta non è un semplice "sì" o "no". La verità, come spesso accade, è più articolata e dipende da tre fattori cruciali: il tipo di abitazione, la tecnologia del tuo impianto e le tue abitudini di comfort.

Analizziamo ogni aspetto in dettaglio.
1. L'Impatto sui Costi: Sfatare il Mito del "Mantenimento"
Il principio fisico alla base del riscaldamento è semplice: un edificio perde costantemente calore verso l'esterno. Il compito del tuo impianto è quello di reintegrare il calore perso. Più a lungo l'impianto lavora per reintegrare questo calore, più energia consuma.
Il Mito Comune: "Costa meno mantenere una temperatura costante e bassa per 24 ore che spegnere e riaccendere l'impianto, perché la caldaia fa meno fatica."
La Verità Tecnica: Nella maggior parte dei casi, questo è falso. Per un'abitazione con un isolamento termico standard (o scarso), lasciare i termosifoni accesi tutto il giorno significa combattere la dispersione di calore per 24 ore consecutive. Spegnere l'impianto quando non sei in casa o di notte interrompe questa battaglia: la casa si raffredderà, ma le ore di consumo energetico saranno significativamente inferiori. Il "picco" di consumo necessario per riportare la casa in temperatura al tuo rientro è quasi sempre inferiore al consumo costante di 24 ore.
Tuttavia, ci sono due importanti eccezioni:
Abitazioni ad Altissima Efficienza Energetica (Classe A): Se la tua casa è modernissima e ben coibentata, la dispersione di calore è minima. In questo caso, una volta raggiunta la temperatura desiderata, la caldaia dovrà lavorare pochissimo (cicli molto brevi e a bassa potenza) per mantenerla. In questo scenario, tenere acceso a un regime minimo può essere più conveniente che affrontare il ciclo di riaccensione.
Impianti a Bassa Temperatura (Caldaie a Condensazione e Pompe di Calore): Questi sistemi sono progettati per essere più efficienti quando lavorano per periodi prolungati a temperature più basse, piuttosto che con cicli "on/off" ad alta temperatura. Evitare i picchi di accensione e mantenere una temperatura costante e mite può ottimizzare il rendimento della tecnologia a condensazione, portando a un reale risparmio.
2. Il Fattore Comfort: Calore Costante vs. Calore Programmato
Dal punto di vista del comfort, lasciare i termosifoni accesi offre un vantaggio innegabile: una sensazione di calore uniforme e costante.
Inerzia Termica: Mantenere i termosifoni sempre attivi riscalda non solo l'aria, ma anche le pareti, i pavimenti e i mobili della casa. Queste masse accumulano calore (inerzia termica) e lo rilasciano gradualmente, creando una sensazione di tepore avvolgente e riducendo gli sbalzi di temperatura. Non avrai mai la sgradevole sensazione di "muri freddi".
Nessuna Attesa: La casa è sempre pronta ad accoglierti alla temperatura ideale, senza dover attendere che l'impianto si riattivi e riscaldi l'ambiente.
Lo svantaggio può essere un'eccessiva secchezza dell'aria se la temperatura è impostata troppo alta, ma questo è facilmente gestibile con un'impostazione corretta del termostato.

3. L'Usura dell'Impianto: Cosa Succede alla Caldaia?
Un altro mito da sfatare è che i cicli di accensione e spegnimento "distruggano" la caldaia. Le caldaie moderne sono progettate e collaudate per sopportare migliaia di cicli di accensione/spegnimento.
Ciò che è davvero stressante per un impianto non è il ciclo programmato, ma il cosiddetto "short cycling" (cicli brevi e continui), che avviene quando l'impianto è sovradimensionato o mal regolato.
Paradossalmente, un funzionamento continuo a regime stabile e basso (come nel caso del riscaldamento 24/7) può essere meno usurante per alcuni componenti rispetto a un ciclo giornaliero di "partenza a freddo" seguito da un lavoro a piena potenza per un'ora o due.
In sintesi: un impianto ben manutenuto non subirà danni significativi né con una gestione programmata né con un funzionamento continuo, a patto che sia correttamente dimensionato e regolato.

Il Verdetto Finale: La Soluzione non è "Acceso o Spento", ma "Intelligente"
Alla luce di tutto questo, qual è la strategia migliore?
La risposta non risiede nella scelta binaria "sempre acceso" vs "sempre spento", ma nell'adottare un sistema di controllo intelligente.
Termostato Programmabile (o Cronotermostato): È lo strumento fondamentale. Ti permette di impostare temperature diverse per fasce orarie e giorni della settimana. Puoi abbassare la temperatura di notte e durante le ore in cui la casa è vuota, e programmare la riaccensione un'ora prima del tuo rientro per trovare un ambiente confortevole. Per la maggior parte delle case italiane, questa è la soluzione con il miglior rapporto costo/beneficio.
Valvole Termostatiche: Installate su ogni radiatore, permettono di differenziare la temperatura stanza per stanza. Puoi tenere più calda la zona giorno e più fresca la zona notte, evitando sprechi e ottimizzando il comfort.
Sistemi Smart Home: La frontiera del riscaldamento. Questi sistemi imparano le tue abitudini, si collegano ai dati meteo e possono essere controllati da remoto. Possono spegnere il riscaldamento quando esci di casa (tramite geolocalizzazione) e riaccenderlo al tuo ritorno, garantendo massima efficienza e comfort personalizzato.
In conclusione:
Se vivi in una casa con un isolamento standard, la scelta più saggia è programmare accensioni e spegnimenti tramite un cronotermostato e valvole termostatiche.Se vivi in una casa di nuova costruzione (Classe A) con una caldaia a condensazione o una pompa di calore, puoi sperimentare mantenendo una temperatura minima costante (es. 18-19°C) per vedere se i consumi e il comfort migliorano.
La chiave è sempre la stessa: non sprecare energia per scaldare una casa vuota o per combattere inutilmente una dispersione termica che potrebbe essere gestita in modo più intelligente.
Per ogni altra domanda o per scegliere il radiatore perfetto per il tuo sistema di riscaldamento, il team di RadiatorsOnly.com è a tua completa disposizione.


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